Dorothy Gale, Alice, la dolce cockerina di Lilli e il Vagabondo, gli Aristogatti, Nemo: quanti eroi, quanti protagonisti di fiabe e storie, impegnano tutte le loro risorse, tutto il loro essere, per TORNARE A CASA?
Per SENTIRSI a casa?
Sperduti nelle desolate terre di Mordor, gli Hobbit sospirano quasi ad ogni passo, ripensando alla Contea.
Da E.T. a Tony Lip, il pittoresco autista di The Green Book, il richiamo psichico del “nostro posto”, quello in cui sentirci totalmente AL SICURO, a nostro agio, è un’energia forte, talmente importante da ripercuotersi sulla nostra psiche e sul nostro organismo, molto più di quel che crediamo.
Perché le dimore non sono mai neutre.
O ci accolgono, o ci respingono: il nostro sistema endocrino e le nostre mucose sono in grado di avvertire la differenza come finissimi sensori, non permettendoci mai di mentire a noi stessi.
Come non ricordare lo sguardo carico di sollievo di Harry Potter quando entra per la prima volta nella Tana, nella contorta quanto straordinaria casa dei Weasley, così avvolgente, così vissuta, così perfetta per lui.
Quel conforto VERO che deriva da una sintonia profonda: mica come il venir imbrogliati da certe subdole Case di Marzapane!
Quel poter andare e venire senza ansie, il non dover MAI CHIEDERE PERMESSO IN CASA PROPRIA -condizione essenziale ma non così banale-, la percezione di non venir né trascurati ma neppure invasi all’interno delle nostre mura, l’equilibrio di tutte queste sensazioni è una faccenda potente, talmente incisiva da modificare il NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO e tutto il nostro asse neurovegetativo.
In questo periodo dell’anno pieno di notti fredde e buie, decorare e avvolgere di magia i nostri spazi, anche solo con un ramo di pungitopo, pigne dorate, bacche lucide o legni ritorti, è un gesto ancestrale capace di ricollegarci ad un’emozione collettiva e profonda, ad un simbolismo condiviso, eppure ogni volta unico.
Dicembre è indiscutibilmente il mese della DEA ESTIA: stufe accese, forni a tutta birra, coperte morbide, odor di legna, profumo di cannella, cestini traboccanti di biscotti caldi, bollitori colmi di tisane e pentole fumanti di zuppa.
Se tutto questo SENTIRE ci manca, eccoci ansiosi, impauriti, smarriti nella foresta buia, giù di morale, tendenzialmente sopraffatti da pensieri negativi assillanti come le insopportabili Scimmie Volanti di Oz.
Oppure minacciati da lunghe ombre adunche, come succede a Biancaneve prima di rifugiarsi nella spartana ma calorosa casupola dei Nani, a cui lei saprà apportare, quasi ispirata proprio da Estia, il suo tocco.
Casa è utero, vescica, cuore.
Un buon sonno.
Casa è un Intestino Sano.
È il ROSMARINO uno dei rimedi più validi in assoluto per regolarizzare il nostro sistema orto e parasimpatico, per mitigarne le distonie.
A livello mentale questa pianta irrinunciabile infonde FORZA E FIDUCIA IN NOI STESSI, riducendo collera e avvilimento. Basta osservarlo per due minuti al sole, per sentirsi avvolgere da un profondo benessere domestico.
Il RIBES NERO, fenomenale antinfiammatorio ad effetto cortison-like, è adatto anche in caso di allergie alimentari perché modula la risposta immunitaria, lì dove il microbiota è coinvolto, stimolando in caso di stipsi.
Sul piano psichico CI INCORAGGIA, ci ricorda che, in caso di attacco, sappiamo come difenderci, anche dai nostri stessi Pensieri-Scimmia. Che non occorre stare costantemente sul chi va là, imbronciati sull’uscio come il vecchio Dinamite Bla.
Il MIRTILLO ROSSO è un antiputrefattivo: regola il transito, quando questo oscilla tra stitichezza, diarrea, coliti, soprattutto dopo lunghi trattamenti antibiotici.
Questo rimedio potenzia la nostra capacità di assorbire luce, di ESSERE LUCE, che può così irradiare dal centro verso tutti i nostri tessuti, tutti i nostri ambienti interiori, rigenerandoli.
IL NOCE infine, è un grande e saggio disinfettante intestinale, che agisce soprattutto sulle mucose.
Funziona benissimo per chi, sentendosi troppo piccolo rispetto al mondo, tende a chiudersi in sé stesso e uscire raramente dalla propria tana da Hobbit.
Il Noce aumenta il nostro livello di APERTURA, rafforza la nostra gioia nello stare con gli altri, a volte vissuto con un senso di resistenza e di sacrificio.
Esempi come questi ci ricordano che il Mondo è uno scrigno di Storie e di Piante capaci di offrirci medicina e saggezza:
coglierne il senso, saperlo onorare e portarlo nel nostro centro.
E da quel punto, poi,
restituirlo al Mondo Intero.
Buoni giorni di festa,
cari Amici ErboNarranti,
che siano Pagine, Boschi e Cuore.
Che sia Casa
Un abbraccio,
Roberta
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