Il modo per iniziare questo processo creativo (si tratta proprio di questo, di una creazione) è quello di esaminare ciò che vuoi avere, chiedendoti come saresti se avessi quelle cose. Quando l'hai capito, ti basta essere in quel modo. In questo modo userai il paradigma «Essere-Fare Avere» nel modo giusto, lavorando con il potere creativo dell'universo, e non più contro di esso. Ecco un modo breve di enunciare questo principio: nella vita, non devi fare nulla. Si tratta soltanto di essere.
[…] D'altra parte, una persona che si sente felice sembra avere il tempo di fare tutto ciò che è davvero importante, ha tutti i soldi di cui ha bisogno e abbastanza amore da riempire tutta la vita.
Insomma, per essere felici bisogna iniziare essendo felici.
Proprio così. Decidere in anticipo ciò che scegli di essere ne produce l'esperienza.
Essere o non essere. Questo è il problema.
Già. La felicità è uno stato mentale. E come ogni stato mentale si riproduce in forma fisica. Ecco una frase da attaccare con una calamita sul frigorifero: ogni stato mentale si riproduce.
[…] Le tue azioni devono essere sincere. Qualunque cosa fai, falla sinceramente, altrimenti il beneficio dell'azione va perduto. Non sto parlando di perdere la «ricompensa» divina.
Dio non ricompensa né punisce nessuno, come sai. Ma la Legge di Natura richiede che il corpo, la mente e lo spirito siano uniti in parola, pensiero e azione perché il processo creativo possa funzionare.
Non puoi ingannare la tua mente. Se non sei sincero, la tua mente lo sa, e non può aiutarti a creare ciò che vuoi. Puoi chiedere al tuo corpo di fare qualcosa in cui la mente non crede, e se lo fai abbastanza a lungo, la mente inizia ad abbandonare la sua convinzione precedente, per formare un Nuovo Pensiero.
Una volta che hai un nuovo pensiero su una cosa, la stai già trasformando in un aspetto permanente del tuo essere.
È un modo difficile, perché l'azione deve essere sempre sincera. L'universo, a differenza delle persone, non si lascia ingannare.
Quindi abbiamo un equilibrio delicato: il corpo fa qualcosa in cui la mente non crede, eppure la mente deve aggiungere l'ingrediente della sincerità, altrimenti l'azione del corpo non funzionerà.
E come può farlo, se non crede in ciò che il corpo sta facendo?
Eliminando l'idea del guadagno personale.
In che modo?
La mente può non essere capace di credere sinceramente che le azioni del corpo possano portarti ciò che desideri, ma può credere che Dio porterà buone cose a un'altra persona, attraverso di te. Quindi, qualunque cosa tu scelga per te, inizia dandola a qualcun altro. Se scegli di essere felice, fa' che un altro sia felice. Se scegli di essere ricco, fa' che un altro sia ricco. Se scegli di avere più amore nella tua vita, fa' che altri abbiano più amore nella loro. Fallo sinceramente, senza nessuna aspettativa di guadagno personale, e tutto ciò che darai agli altri arriverà anche a te.
Perché? Come è possibile?
L'atto stesso di dare qualcosa ti fa capire che hai quella cosa, per questo puoi donarla. Poiché non puoi dare ciò che non hai, la tua mente raggiunge una nuova conclusione, un Nuovo Pensiero, e cioè: tu devi avere la cosa in questione, altrimenti non potresti donarla agli altri. Questo Nuovo Pensiero allora diventa un'esperienza. Inizi a «<essere> in quel modo. E quando «Sei» qualcosa, hai già messo in moto gli ingranaggi della macchina più potente dell'universo: il tuo Sé Divino.
Ciò che sei, crei.
Il circolo è completo, e la cosa che hai creato inizia a manifestarsi nella tua esperienza fisica. Questo è il più grande segreto della vita.
Neale Donald Walsch - Conversazioni con Dio (Volume 3)