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Il Padre e la Madre: la fonte del Trauma si trasforma in Vita

2024-08-31 06:06

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Parole di saggezza, Vision-Mission,

Il Padre e la Madre: la fonte del Trauma si trasforma in Vita

Perché è così importante lavorare sulle figure genitoriali?Esse rappresentano il nostro primario approccio al mondo dell'Incarnazione, il nostro primo

Perché è così importante lavorare sulle figure genitoriali?

Esse rappresentano il nostro primario approccio al mondo dell'Incarnazione, il nostro primo "osservatorio astronomico".

Dal padre e dalla madre, siano stati essi assenti o presenti nella nostra quotidianità, è dipeso l'assorbimento dei Simboli associativi legati alla "visione (o distorsione) della Realtà".

Per un lungo periodo abbiamo "visto" attraverso i loro occhi, attraverso la loro storia, attraverso il loro schema di sofferenza.

Ed è già nella pancia della madre che sono entrati in gioco i primi schemi di identificazione con la disfunzione ereditata.

Seppur possa risultare doloroso e scomodo "sollevare il tappeto dell'infanzia", quella polvere va ripulita. Non si vede, ma c'è.

Non si lavora sulle figure genitoriali per distribuire colpe o evocare miracoli di guarigione o di riconoscimento.

Il bambino che non è stato riconosciuto affettivamente nei suoi bisogni emozionali, non cambierà la sua posizione all'interno del nucleo guarendo se stesso.

Ma può spogliarsi dell'Illusione di essere stato amato, tanto cara a chi non accetta di arrendersi a questa faticosa verità.

Ed iniziare un nuovo viaggio, autonomo, sincero, autentico, meno edulcorato.

Non tutti i genitori sono stati capaci di "amare".

Sono rare le figure genitoriali che, nonostante a loro volta siano state ignorate o ferite nei bisogni più profondi, siano riuscite ugualmente a veicolare il sentimento di accoglienza e piena accettazione dell'unicità dei loro figli.

Ma questo non significa che non possiamo cambiare la nostra "storia". Anzi. Il vero viaggio inizia proprio dalla Fede in se stessi e nella propria capacità riparativa e generativa.

Chi è stanco di lavorare sull'eredità della disfunzione, chi crede sia sufficiente un "cerotto alla ferita", chi cerca la risoluzione spirituale ad un problema strettamente umano, non ha compreso fino in fondo cosa significa "fissità dello schema familiare".

La "gabbia" è il Simbolo.

La famigerata "Matrix", tanto esaltata dall'Esoterismo moderno, è rappresentata dall'invisibile intreccio di tutti i simboli del Corpo di Dolore uniti assieme. Dal reticolo della disfunzione sul piano energetico. Dalle memorie di dolore e sofferenza che attanagliano l'Essere Umano.

Uscire dalla "Matrix" significa spogliarsi degli Antichi Schemi di Vittima e Carnefice, dal senso di colpa, dalla vergogna, dall'impotenza, dalla sottomissione, dalla distorsione del proprio piano percettivo interiore.

Non si esce dall'Illusione con il potere dello Spirito. Non se il Sistema umano è ancora irretito o intasato da blocchi o ferite.

Non possiamo negare i segnali del Corpo.

Più sono dolorosi, più polvere sta uscendo da sotto il tappeto.

E di conseguenza più intensamente dobbiamo impegnarci a pulire. Granello dopo granello.

Se l'unica reazione che esprimiamo sono la "stanchezza" e la "lamentela fissa", se con arroganza e impotenza diventiamo complici dalla nostra "triste e sfortunata vita", se cerchiamo pillole miracolose o soluzioni a costo zero, siamo sulla strada sbagliata.

Avete già lavorato sulla madre o sul padre più e più volte? Questo vi rende onore. Ma se ancora ne sentite il bisogno, o ancora sono evidenti fratture genitoriali dentro di voi, si riparte.

Si va fino in fondo.

E non si tratta di rivivere la medesima esperienza di qualche anno fa. E' tutto cambiato dentro di noi nel frattempo.

Lavorare oggi sui Simboli del Trauma è totalmente diverso.

Siamo cresciuti. Siamo più maturi, più ricettivi, più sensibili. Siamo pronti a maneggiare le elaborazioni e risoluzioni con maggior presenza e competenza emozionale.

E' un onore portare a chiusura i cicli di Dolore. E' commovente. E' liberatorio. E' sano.

No, non siamo "sfortunati" ad aver avuto genitori così "impegnativi". Non siamo la vittima del loro Dolore o della loro Rabbia. Siamo orgogliosi artefici della nostra guarigione.

E dovremmo essere disposti a "morire per noi stessi".

Non per loro. Per noi stessi.

Per la nostra felicità, per il nostro immenso Cuore, per la nostra magica presenza sulla Terra.

Noi non siamo il Trauma.

Noi siamo molto e molto di più.

Appassionatevi a voi stessi. Esplorate, sperimentate, entrate nel vostro straordinario mondo, smontate Simbolo per Simbolo tutta l'Antica Narrazione su chi siete o siete stati.

E congedate l'eredità degli schemi di disfunzione, interiorizzando genitori sani e amorevoli, abbondanti e colmi di sguardi comprensione e di ammirazione.

Solo così i vostri Doni potranno fiorire nella Materia e creare un "abbondante raccolto" nei mesi avvenire.

Non è "colpa dei vostri genitori". Non siete "sfortunati" e non siete "vittime". Non più.

Oggi potete "vedere", affrontare e "scegliere di guarire".

E la stanchezza cronica, il malessere e il senso di ingiustizia si trasformeranno in Forza, Entusiasmo e Riconciliazione con il Mondo che vi circonda e che aspetta solo voi per rifiorire di colore e luce.

 

Mirtilla Esmeralda

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