Lucia fu colei che, ponendo sul suo capo una corona di 4 candele, teneva le mani libere per portare il pane ai cristiani nelle catacombe. La corona di quattro candele è la corona dell’Avvento, la quale rappresenta la quadruplice costituzione occulta dell’uomo e la sua evoluzione. Il pane è sia nutrimento fisico che sovrasensibile, essendo il frutto del corpo del Cristo, la Terra stessa, nelle viscere della quale i cristiani primitivi trovavano rifugio. Lucia, il cui nome è “la lucente”, protegge così i ciechi, cioè coloro che brancolano nel buio cercando a tentoni la luce interiore: ella porta luce e calore nell’oscurità permettendo infine la “lievitazione” del pane di vita, dell’impulso del Cristo che pervaderà il mondo. Ella, oltre alla corona di candele, veste un’alba bianca che prefigura la candela bianca della terza di Avvento con su una fascia rossa che ricorda la candela rossa seconda di Avvento. […]
Lucia dunque è “portatrice di Luce”, una “Lucifera”: in Scandinavia Lucia si rivela nella sua prefigurazione precristiana, la dea Lussiferda, la quale viene poi unita alla sua incarnazione Lucia di Siracusa. Nei paesi scandinavi, Danimarca, Svezia, Norvegia, ella annuncia la luce che tornerà a splendere nel mondo trionfando sulle tenebre: porta dolci di zenzero e zafferano, dal colore giallo-arancione, nel cui sapore vi è lo zolfo di Lucifero eppure redento nella dolcezza, che porta energia per affrontare il freddo. […]
Lussiferda è quella parte di Lucifero che è destinata ad ascendere nuovamente alle altezze facendosi portatrice del pane di vita del Cristo: quando il Buon Ladrone viene accolto nei cieli al Mistero del Golgotha, Lucifero comincia la sua sublimazione nella redenzione. Lucifero allora cessa di fingersi la vera Luce e permette al Cristo di essere “Christus verus Lucifer”, il motto del cristianesimo primitivo. ”Il portatore di Luce” redento diviene la Saggezza che trasformata per mezzo dell’Io, rinasce come Amore coniugato alla Libertà, la coppa nella quale viene accolto l’impulso solare, il Santo Graal.
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